Trebbiano Riserva – Marina Cvetic
Una bottiglia ricca e di grande energia, un alfiere dell’equilibrio, una gustosa dimostrazione che anche in Italia è possibile utilizzare barrique nuove senza creare necessariamente spremute di vaniglia.
Quasi un peccato infatti aver già aperto questa 2017 che già ora, appena uscita, mostra di essere sull’ottima strada per digerire il passaggio in botte.
Oro intenso, quasi antico. Di grande consistenza. Luminoso.
Intenso al naso (anche per la scelta di arricchire il bouquet tramite criomacerazione), di grande carattere. Il primo impatto è fruttato, frutta matura esotica (papaya) e ben matura. Seguono sentori di frutta secca (mandorla direi) e un’accattivante nota di miele, di castagno. Chiusura fumè e leggermente vanigliata (la barrique in digestione…). Come detto, in bocca è ben equilibrato. Il sorso è pieno, corposo, non certo “seduto”. In retronasale esprime pienamente quella nota fumè già percepita al naso. Lungo, persistente, “costringe” ad una degustazione senza fretta per poterne assaporare le sue molteplici sfaccettature.