Montervertine – nuove annate e un tuffo nel passato
L’azienda non avrebbe certamente bisogno di presentazioni ma spendere qualche parola su chi produce vino di questa qualità è doveroso. Nasce come “casa vacanze” dell’industriale Sergio Manetti, cresce come una delle realtà protagoniste di quel Sangiovese che si oppone a qualsiasi “americanizzazione” del gusto, all’utilizzo incontrollato di barrique, alla predominanza di sentori terziari, fieri oppositori dell’utilizzo di vitigni internazionali in una terra che davvero non lo merita.
Dal 2009 hanno avviato un processo di completa conversione al biologico; vigne inerbite, compost prodotto direttamente in azienda, solo zolfo e rame come trattamenti in vigna. Raccolta manuale, fermentazione in cemento, due rimontaggio giornalieri e una lenta estrazione. Vini non filtrati e imbottigliati per decantazione.
L’emozione nell’aver avuto la possibilità di partecipare a questa serata presso La Galleria di Sopra è grande. Manetti presente in sala e con lui una batteria strepitosa di bottiglie.
Quando, da “pivello”, ero convinto che la serata aveva raggiunto l’apice con il Pergole Torte 2016 compare la sorpresa: Sodaccio 1990.
Serate che non vanno descritte. Serate che vanno “degustate” .
Ps. chiaramente solita strepitosa prestazione della cucina con menù in abbinamento per tutta la serata.